Stoviglie monouso
Posate, piatti e bicchieri monouso realizzati in polpa di cellulosa compostabile e plastica biodegradabile, ideali per piccoli e grandi eventi, catering, sagre e occasioni all’insegna dell’“usa e getta”.
Qual è la differenza tra biodegradabile e compostabile?
Una posata o un bicchiere compostabile è tale se almeno il 90% dei suoi componenti di base si degrada in 3 mesi. Se questo tempo si allunga fino a 6 mesi, si tratta invece di prodotto biodegradabile.
Prodotti come le stoviglie monouso compostabili o biodegradabili, quindi, realizzate con materie prime come polpa di cellulosa, fibre organiche vegetali ed elementi naturali sono prodotti rapidamente sintetizzabili in natura e, di conseguenza, maggiormente rispettosi dell’ambiente.
Quali sono le stoviglie compostabili?
Tra le stoviglie monouso ecologiche la scelta potrà ricadere su stoviglie in polpa di cellulosa, più comunemente indicate come piatti di carta, bicchieri di carta e posate di carta, o comunque su stoviglie usa e getta, quali piatti usa e getta, bicchieri usa e getta e posate usa e getta.
Esiste un’alternativa altrettanto ecologica alle posate in polpa di cellulosa?
Una valida alternativa alla polpa di cellulosa è l’utilizzo di stoviglie, piatti, posate e bicchieri in plastica biodegradabile, altrettanto rispettose dell’ambiente. Il loro utilizzo ideale si ha nel momento in cui si necessitano grandi quantità di stoviglie monouso per feste, per catering o per sagre.
Dove vanno buttati i bicchieri compostabili?
Il dubbio su come smaltire correttamente le stoviglie compostabili può creare alcuni fraintendimenti, proprio a causa della differenza tra prodotto compostabile e prodotto biodegradabile. Tendenzialmente, salvo diverse indicazioni tali prodotti andranno smaltiti nel modo seguente:
- Prodotti e packaging compostabili certificati UNI EN 13432: vanno riposti nella frazione dell’umido.
- Prodotti e packaging biodegradabili: vanno inseriti nell’indifferenziato.
Questo accade perché gli impianti per la lavorazione del compost non sono progettati per processare anche le plastiche biodegradabili che rischiano di accumularsi e danneggiare gli impianti stessi.